Il koala è un mammifero marsupiale australiano della famiglia dei Fascolartidi.
Si trova principalmente dove proliferano le foreste di eucalipto, sua unica fonte di sostentamento.
E’ lungo da 60 a 85 cm; ha grandi orecchie arrotondate e pelose; ha una grossa testa; il muso è largo; il naso è nudo e schiacciato; la sua pelliccia è di colore grigiastro; l’addome è bianco; il pelo è lungo e lanoso; il suo corpo è piuttosto tozzo; non ha coda; i piedi hanno cinque dita prensili ciascuno. Il maschio si differenzia dalla femmina per la grandezza del muso e delle orecchie che è maggiore e per una striscia più scura che attraversa il petto e che nasconde delle ghiandole oleose con le quali i maschi segnano il territorio.
Il koala passa quasi tutta la quotidianità sugli alberi di eucalipto.
Verso sera, in quanto arboricolo notturno, inizia il proprio pasto composto di foglioline e gemme di eucalipto, consumandone abitualmente circa mezzo kg al giorno. Trascorre il resto del tempo sonnecchiando, incuneato saldamente nella biforcazione di un ramo.
Occasionalmente scende a terra per cambiare albero o per favorire la digestione inghiottendo terra, corteccia e sassolini. La masticazione del koala è estremamente lunga, e l’animale non inghiotte le foglie e le gemme prima di averle ridotte a una pasta finissima con le proprie forti mandibole.
Il koala occupa una nicchia ecologica ben precisa, basando la propria alimentazione su un tipo di vegetale le cui foglie sono estremamente carenti in proteine e grassi, e ricche di fenoli e terpeni tossici per molte specie di animali. Una siffatta alimentazione non può che comportare un metabolismo molto basso anche per un mammifero: il koala, infatti, rimane immobile per 18-19 ore al giorno, gran parte delle quali passate dormendo. Per digerire le foglie, l’apparato digerente del koala dispone di un fegato capace di disattivarne le tossine e di un intestino adatto a trarre quanto più nutrimento dalla poverissima dieta, anche grazie ad un tratto, il cieco, che in questi animali è insolitamente ampio.
Agli eucalipti essi devono il loro caratteristico profumo balsamico. Gli oli essenziali che si trovano su tali alberi ne impregnano il morbido pelo, fungendo da protezione contro i parassiti.
L’accoppiamento avviene tra dicembre e marzo (estate australe), e le femmine partoriscono un solo cucciolo, due in casi eccezionali, poiché nel marsupio vi sono solamente due capezzoli. La gestazione varia dai 25 ai 30 giorni.
Al momento della nascita il piccolo pesa solo pochi grammi ed esce dal grembo per entrare nel marsupio, che a differenza degli altri marsupiali ha l’entrata rivolta verso il basso, e dove il neonato rimane per circa sei mesi nutrendosi solo di latte. In questo periodo crescono orecchie, occhi e pelo. A circa 30 mesi l’alimentazione viene integrata da una mistura di cibo predigerito, sotto forma di feci estremamente liquide, che il piccolo assume per sviluppare una flora batterica intestinale. I piccoli diventano indipendenti a circa un anno di età: prima di allora, vedono il mondo dalle spalle della madre, su cui vivono seguendola ovunque.
I koala raggiungono la maturità sessuale tra i tre e i quattro anni, e i maschi più forti si creano poi un piccolo harem. La durata media della vita di un koala si aggira sui vent’anni. Secondo l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), lo stato di conservazione del koala oggi è a basso rischio di estinzione.
I koala dell’Australia Meridionale furono sterminati durante la prima parte del XX secolo per la loro pelliccia, ma negli ultimi 60 anni la sospensione della caccia ha permesso un ripopolamento della colonia nella regione, con famiglie provenienti dallo Stato del Victoria. Nonostante l’aspetto piacevole e il comportamento docile, il koala non è un animale da compagnia. È impossibile da addomesticare, e non ha confidenza con l’uomo. Peraltro, in Australia trattenere un koala come animale domestico è illegale.
Il koala è uno dei pochissimi mammiferi, al di là dei primati, che sia dotato di impronte digitali. Le impronte digitali del koala sono sorprendentemente simili a quelle umane, e la struttura delle creste sull’epidermide delle mani del koala, anche al microscopio elettronico, risulta sostanzialmente indistinguibile da quella dei primati.
La parola koala deriva dalla lingua aborigena e significa “colui che non beve” in quanto i koala assumono liquidi quasi esclusivamente dalle foglie di eucalipto.
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Luigi Mosso è un appassionato esperto di fai da te e un convinto sostenitore dei diritti dei consumatori. Attraverso il suo sito web, si dedica a fornire guide dettagliate e consigli pratici per aiutare sia i neofiti che gli esperti del fai da te a perfezionare le loro abilità, e per informare i consumatori su come prendere decisioni informate e sostenibili.