Avere un comportamento adeguato in ogni circostanza e quindi anche al momento dei pasti, è senz’altro indice di buona educazione e rispetto per gli altri. Alcune culture hanno usi e costumi diversi da quelli occidentali e le abitudini a tavola non fanno eccezione. Quindi, fermo restando l’adeguamento, come detto in precedenza, alle singole circostanze nel rispetto del luogo e delle persone che ci ospitano, di seguito sono elencati alcuni comportamenti che nella nostra società e cultura rientrano nella categoria, o se volete nel galateo, delle buone maniere.
A tavola si sta composti, seduti col busto eretto, con le gambe sotto la propria sedia e non allungate. Non ci si dondola sulla sedia e non si gesticola con le posate in mano. Prima di iniziare a mangiare si sistema il tovagliolo sulle ginocchia, piegato a metà.
Se ci sono più posate, vanno usate per prime quelle più esterne. Tra un boccone e un altro vanno appoggiate con la punta sul piatto e i manici sula tovaglia. Al termine della pietanza vanno allineate nel piatto col manico rivolto verso se stessi.
La forchetta va tenuta nella mano destra con le punte in su, nella mano sinistra con le punte in giù. Il cucchiaio si introduce alla bocca dalla punta e non fino al manico. Forchetta e cucchiaio vanno tenute con il pollice, l’indice e il dito medio e non afferrate e tenute a pugno chiuso.Come comportarsi a tavola
Si mangia a piccoli bocconi e si beve a piccoli sorsi, evitando di parlare e fare rumori con il cibo. Il coltello non va mai portato alla bocca e si usa quando non è possibile tagliare il cibo con la forchetta. Si porta il cibo alla bocca senza abbassarsi sul piatto né sul bicchiere per bere.
Il bicchiere non si riempie mai fino all’orlo. Si porta il bicchiere al viso e non viceversa. Non si beve tutto il contenuto d’un fiato, ma a piccoli sorsi e si usa il tovagliolo prima e dopo aver bevuto.
Quando ci portano la minestra, anche se è bollente, ricordiamoci di non soffiarci sopra per raffreddarla né di far rumore mentre la si mangia. Quando non vogliamo che ci versino da bere, non copriamo mai il bicchiere con la mano, ma limitiamoci a dire “no, grazie”.
A tavola si conversa senza alzare la voce e non ci si alza per allontanarsi se non quando strettamente necessario, e dopo essersi scusati con i commensali.
Un comportamento educato sarebbe da tenere sempre, anche nelle occasioni informali, in famiglia e tra amici. Anzi, sarebbe opportuno che alcune di queste convenzioni venissero insegnate anche ai bambini fin dalla tenera età, affinché diventino un comportamento spontaneo e abituale, dentro e fuori casa.
Così come sarebbe opportuno evitare di telefonare, leggere o inviare messaggini, anche se per molti ormai è forte la dipendenza dal cellulare. È sgradevole anche vedere persone che si toccano i capelli o si slacciano al cintura.
Sono tantissime le “norme” del galateo, ma gli approfondimenti e la rigida etichetta li lasciamo a chi si bea della forma o per ruolo istituzionale partecipa a importanti incontri formali. Nella vita di ogni giorno ci basta avere un comportamento che, nel rispetto di tutti, ci faccia stare bene con gli altri, applicando alle varie situazioni flessibilità e buon senso.
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Luigi Mosso è un appassionato esperto di fai da te e un convinto sostenitore dei diritti dei consumatori. Attraverso il suo sito web, si dedica a fornire guide dettagliate e consigli pratici per aiutare sia i neofiti che gli esperti del fai da te a perfezionare le loro abilità, e per informare i consumatori su come prendere decisioni informate e sostenibili.