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Dobermann – Caratteristiche e Comportamento

l Dobermann ha origini piuttosto recenti, 1850-1870, periodo in cui, il suo creatore, Karl Friedrich Louis Dobermann, affinò una razza che, a detta di molti, è un vero capolavoro.

La selezione avvenne incrociando varie razze alcune conosciute ancora oggi (Pincher, Alano blu, Beauceron) altre ormai estinte e rimpiazzate più attuali (Stoppelhopser diventato il Pastore Tedesco, ecc.).

Certo è che da queste razze ha preso il meglio che potesse: è scattante, atletico, agile, è la seconda razza più veloce al mondo (grazie alla presenza di sangue levriero), ma soprattutto è molto devoto al suo padrone tanto da essere capace di difenderlo fino alla morte.

Nel pubblico, viene adoperato con varie funzioni: ricerca, soccorso, guardia, ricerca di stupefacenti ed esplosivi. Negli Stati Uniti se ne trovano esemplari persino nei Marines. Il suo addestramento è reso facile dalla sua innata disciplina; è premuroso con i bambini e giocherellone; è socievole, affettuoso è molto coraggioso.

Il suo comportamento, in linea di massima, è da imputare all’addestramento al quale viene sottoposto ed alle richieste che gli vengono fatte da parte del suo padrone, per il quale il Dobermann ha una vera e propria venerazione.

E’ assolutamente da sfatare il mito secondo cui il suo “cervello crescerebbe in continuazione schiacciato nella scatola cranica troppo piccola per contenerlo”. Se davvero così fosse, non ne deriverebbero solo mutamenti umorali, ma anche evidenti ed invalidanti deficit fisici, come difficoltà nella deambulazione, abbassamento dell’udito, peggioramento della vista e così via fino ad invalidità tanto gravi da portarlo alla morte.

E’ un cane di taglia media, atletico e slanciato, muscoloso ma leggero; la coda, integra, è sottile e piuttosto lunga; la testa è piuttosto piccola, gli occhi anch’essi piccoli; le orecchie, se integre, sono alte lunghe e pendenti; il collo è lungo. Il pelo è raso e lucido e normalmente di colore nero-focato.

Per quanto riguarda l’amputazione di orecchie e coda, ci sono correnti di pensiero completamente diverse: c’è chi sostiene che l’amputazione doni al Dobermann il suo aspetto così autoritario e temibile, chi invece preferisce il suo aspetto originario che crea meno problemi di avvicinamento da parte dell’uomo. Comunque, in Italia, un’Ordinanza prevede che i cani nati dopo il 12.1.2007 non debbano essere sottoposti a mutilazioni, ad eccezione fatta per quelli contemplati dallo standard della FCI.

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